Facciamo un po’ di chiarezza sul mondo della mobilità elettrica, secondo quanto viene indicato nella normativa IEC/EN/CEI 61851-1.
E’ la modalità per la ricarica di mezzi elettrici con connettori domestici, consentita solo in ambienti privati. La ricarica in monofase non può superare 16 A e 230 V, mentre in trifase il limite è di 16 A e 400 V. Non sono presenti dispositivi di sicurezza tra presa ed auto elettrica.
Il modo 2 impiega sia prese domestiche Schuko che industriali, sempre in ambienti privati. Diversamente dal modo 1, è presente un sistema di sicurezza specifico installato nel cavo di ricarica (Control Box) fra la colonnina/wallbox e l’auto in carica. La ricarica del veicolo in monofase non può superare 32 A e 250 V, mentre in trifase il limite è di 32 A e 400 V.
Questo è il modo delle wallbox, delle colonnine in corrente alternata, consentito per caricare l’auto in ambienti pubblici. La Control Box è integrata nella struttura di ricarica dedicata.
Queste stazioni di ricarica consentono una ricarica in monofase fino a 32 A e 230 V, mentre in trifase a 32 A e 400 V.
È l’unico modo di ricarica che prevede corrente continua. Questo modo di ricarica necessita di un convertitore di corrente esterno alla vettura al quale attaccare il proprio cavo di ricarica. La stazione di ricarica è molto più voluminosa in quanto è presente il sistema di raddrizzamento della corrente alternata prima di transitare nel cavo di ricarica.
Per la ricarica in corrente alternata AC sono previste le seguenti tipologie di connettori:
TIPO 1
Max 32 A – 230 V
TIPO 3A
230V / 16A monofase
TIPO 3C
230 V/16A mono
400V / 63A trifase
Per la ricarica in corrente continua DC (Modo 4) sono previsti i seguenti standard:
CHAdeMO – Ricarica in DC
CCS COMBO2 – Ricarica in AC ed in DC